In questo spazio troverete un approfondimento su di un evento, una mostra, una esposizione che ci è sembrata particolarmente interessante. Segnalateci gli eventi di vostro interesse, cercheremo di visitarli e raccontarli.

SERENA BATTISTI:
SE IL VENTO DI LIBECCIO…
di Giuseppe Tasin
Alle 18.00 di sabato 2 novembre presso la Sala Civica “G. Craffonara” ai Giardini di Porta Orientale di Riva del Garda, Serena Battisti ha inaugurato la sua mostra “Se il vento di libeccio…”. L’inaugurazione, molto scenografica, ha visto la presenza di un discreto pubblico che ha seguito con estrema attenzione le perfomance artistico-teatrali della cantante e delle ballerine che sinuosamente si muovevano come foglie sospinte dal vento di libeccio. Hanno fatto seguito due splendide poesie UNA del poeta, scrittore, artista e maestro d’arte Albert Dedja dal titolo “La nuova era degli uomini belli”. la seconda di Mariangela Gualtieri dal titolo “Ringraziare desidero” interpretate magistralmente da Dardana Berdyna.
La mostra, qui di seguito potrete vedere un ampio reportage fotografico, è la sintesi di due progetti: “Allucinazione”, una serie di opere dedicate ai migranti che attraversano il Mediterraneo per arrivare sulle coste italiche per dare vita al loro sogno Europeo in cerca di un rifugio sicuro ed una nuova vita. Attraverso forme che racchiudono visi e corpi umani e colori Serena Battisti racconta il dramma di queste persone e tenta di ridare loro quella dignità che spesso gli organi di informazione ed i governi non riconoscono.
Il secondo progetto esposto è “Terre al Bivio”. Attraverso una serie di opere prima ci porta nelle “Terre Alte” ovvero Nepal, India, Bolivia, raffigurando la tranquillità e la filosofia orientale che porta alla riflessione e all’affrontare le cose con calma e ponderazione, per poi gettarci nei drammi più attuali della nostra vita quotidiana, primo fra tutti l’inquinamento. Un albero che soffoca dentro ad un sacchetto di plastica, il viso deformato di un uomo attraverso una bottiglia di plastica accartocciata… E’ questa la ferma e decisa denuncia che l’artista ci porta, ovvero quella di dimenticarci di ciò che ci sta intorno, sia esso l’ambiente, siano le stesse persone.
fa da collante tra i due progetti un’installazione realizzata a quattro mani da Serena Battisti con Graziana Pizzini che da anche il titolo all’esposizione: “Se il vento di libeccio…”.
Una esposizione che merita sicuramente di essere visitata e che pone moltissimi interrogativi su temi sociali di grande attualità.
Dal punto di vista artistico, Serena Battisti mostra un’ottima padronanza dei colori con i quali sa dare vita e delle tele di forte impatto che non possono lasciare indifferente lo spettatore che si avvicina ad esse e che legge in esse il messaggio recondito, ma non troppo, che l’artista vuole portare.
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Il progetto SATURNARS propone, con scadenza biennale, eventi tra cantine vinicole, scambi artistici, gemellaggi ed altro, permettendo un continuo e sempre più fitto scambio diretto tra le varie realtà suol tracciato dell’antica arteria romana montana e pre – montana, la via Claudia Augusta tracciata dal generale romano Druso intorno all’anno 15 a.c. e portata a termine da Claudio Augusto intorno all’anno 49 d.c.. La Via Claudio Augusta nei suoi due rami italici partiva a ovest da Ostiglia risalendo il corso dell’Adige fino a Trento, dove si riuniva al ramo orientale che partendo da Altino, antico porto romano, si snodava verso Treviso, Feltre, Borgo Valsugana per risalire la Valsugana e proseguire lungo l’asta dell’Adige fino a Bolzano e da qui Merano, Resia e passando per l’Austria arrivava alla citta di Augusta, sulle sponde del Danubio, in Germania.
Dopo le vendemmie artisti e cantine vinicole si sono ritrovati in una mostra che vede in esposizione sia gli elaborati tra pittura, scultura, fotografia e stampa, che le rispettive grafiche stampate in etichette d’artista che rappresenteranno i migliori vini d’annata messi a disposizione dalle cantine aderenti.
La rassegna, biennale, è alla sua seconda edizione ed è curata dall’Associazione Artistica Kunst Grenzen – Arte di frontiera, presieduta da Gentile Polo. Saturnars mette in relazione uno dei prodotti più tipici della piana atesina, il vino, con la più classica delle espressioni artistiche, la pittura, il tutto lungo il percorso dell’antica strada romana, la Via Claudio Augusta. All’edizione 2024, tuttora in corso sono presenti 23 cantine con 46 vini. 40 sono gli artisti che hanno presentato le loro opere d’arte che sono poi state riprodotte sulle etichette delle bottiglie. Il giudizio di una giuria eno-tecnica ha valutato i vini, una giuria artistica ha valutato le opere, il pubblico è chiamato ad esprimere il proprio voto nel corso della visita alla mostra. La somma delle tre valutazioni decreterà poi il SATURNARS 2024.
La 46 opere in mostra sanno certamente richiamare lo spirito di questa manifestazione artistica molto particolare. Qui di seguito un reportage fotografico relativo alla mostra e alle opere esposte.